CAGLIARI – Il calcio sardo e italiano piange la scomparsa di Cesare Poli, una figura iconica per il Cagliari e protagonista dello storico Scudetto del 1970. Come ricorda il portale del Cagliari calcio “era nato a Breganze, in provincia di Vicenza, il 6 gennaio 1945, Poli ha iniziato la sua carriera sportiva nell’atletica, dove si era distinto a livello giovanile. Fu solo successivamente che si avvicinò al calcio, spinto dalla gloria locale Menti, entrando nelle fila del Lanerossi Vicenza nel 1965”.
“Nel 1969-70 il trasferimento al Cagliari insieme a Domenghini e Gori; alla Società nerazzurro andò in contropartita Boninsegna. Fu subito Scudetto: Poli diede il suo apporto totalizzando 11 presenze. Nel 1971-72 tornò al Lanerossi dove militò per altri due campionati. Nel 1973 rifece il percorso in senso inverso, rientrando in rossoblù: altre due stagioni prima di chiudere la carriera di calciatore. In totale sono 99 le sue gare con il Cagliari. Una volta appese le scarpe al chiodo, Poli non ha più voluto dare un solo calcio al pallone, nemmeno con qualche squadra amatoriale. Non ha mai fatto mistero di amare più l’atletica del calcio”.
La sua versatilità sul campo era la sua grande forza: poteva giocare da terzino, mediano o difensore con uguale efficacia. Grazie alla sua grinta e alla capacità di corsa, doti sviluppate sin dai tempi dell’atletica, divenne uno dei giocatori più apprezzati da tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina del Cagliari, sicuri di poter contare su di lui in ogni situazione.
Il Cagliari Calcio lo saluta con affetto: “Ciao Cece, per sempre cuore rossoblù” .