Regione, l’ombra dell’impugnazione sulla riforma sanitaria
Lo scontro sull’energia tra Governo e Regione, a suon di carte bollate, rischia ora di allargarsi su altri fronti. Ricorsi, quelli di palazzo Chigi, che hanno già travolto la così detta “moratoria” sulle rinnovabili e sui quali rischia di arenarsi anche la tormentata legge sulle aree idonee. Ma il Governo punta il faro anche su altri provvedimenti e se oggi già si teme il rischio impugnazione sulla proposta della Giunta per il recepimento del “Salva casa”, al momento ancora al vaglio del Consiglio regionale, da Roma non arrivano buone notizie nemmeno per la sanità. Il Governo ha infatti deciso di promuovere il ricorso contro le modifiche alla legge regionale sull’assistenza primaria approvate il 31 gennaio, testo normativo che, tra le altre cose, definisce alcuni aspetti sull’impiego dei medici di famiglia in pensione. E ora si teme che la mannaia di Palazzo Chigi possa abbattersi anche sulla riforma funzionale della Sanità, legge fortemente voluta dalla stessa presidente Todde.
E proprio sulla riforma sanitaria è attesa per la nomina dei commissari, chiamati a sostituire gli attuali direttori delle otto Asl, delle due aziende ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari, dell’Arnas Brotzu e dell’Areus. Stando al testo normativo, la Giunta dovrà indicare i nuovi vertici entro la fine del mese. L’assessore Bartolazzi riferisce: “Ancora nessuna decisione sui nomi”, per la scelta una rosa limitata e non è escluso il rimpiego di qualcuno degli attuali manager.