Le parole in conferenza stampa del direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato al termine della sfida casalinga contro la Roma.
Ripartire – «È un momento delicato e complicato, quando vieni da quattro sconfitte significa che qualcosa non va. Sapevamo che sarebbe stata dura: abbiamo puntato su tanti giovani e dato fiducia ai protagonisti della promozione. La differenza di categoria ci ha messo in difficoltà, pensavamo a un impatto meno complicato e il calendario ha evidenziato qualche nostra criticità. Abbiamo ancora risorse da utilizzare come Lapadula, Mancosu e Jankto. Dobbiamo ripartire dall'unità di intenti di questo club, dal presidente allo staff fino ai giocatori. Questa deve essere una grande opportunità per tutti. Stiamo lavorando sui giovani ed è necessario dare loro il tempo di crescere e maturare. Abbiamo poi una grande fortuna: un pubblico eccezionale che ci ha fatto sentire la loro vicinanza, tutto il loro affetto in un momento complicato. Vedere la curva applaudire dopo un 4-1 mi ha emozionato quasi come il giorno della promozione. Significa che c'è un terreno fertile su cui noi dovremo essere bravi a lavorare. Ripartiamo facendo tesoro degli errori fatti, mettendo tutti qualcosa in più. Questa è la base su cui iniziare a lavorare con lucidità, consapevolezza e fiducia».
Mercato – «Sono qua perchè è giusto che sia la società ad illustrare quella che è l'analisi del momento. Siamo attenti a quello che può servire, ci sono dei valori e delle risorse di questa rosa che non siamo riusciti ad esprimere, dobbiamo far emergere le nostre qualità. È dalle situazioni difficili che ci si compatta, dobbiamo perseverare. Vedo i ragazzi che si allenano bene ma che non riescono a portare in campo quanto fatto durante la settimana».
Allenatore – «Ranieri in discussione? Assolutamente no, c'è grande unità di intenti. È un percorso che abbiamo studiato insieme quest'estate sapendo che ci sarebbero state delle difficoltà. Il tempo sarà nostro alleato, ci sono ancora trenta giornate per riscattarci e per dimostrare quello che siamo veramente».
Squadra e risultati – «Il percorso sarà lungo ma i risultati devono arrivare il prima possibile. Per vedere tutte le potenzialità serve tempo, alcuni giocatori sono arrivati negli ultimi giorni o hanno avuto dei problemi fisici. La sosta arriva nel momento giusto».
Wieteska e Hatzidiakos – «Loro, come tanti, devono darci dentro. Quando si costruisce una squadra bisogna dare il tempo a tutti per potersi adattare. Ora dobbiamo trovare quelle qualità che ci permettano di ridurre il gap con le altre squadre. Abbiamo preso dei ragazzi con caratteristiche adatte al nostro caso. Dobbiamo ancora trovare gli equilibri necessari per diventare una squadra compatta e solida come richiede la Serie A, avere la capacità di aiutare a crescere tutti questi ragazzi, solo da lì si riesce a costruire le basi su cui lavorare. Ci aspettiamo una crescita da parte di tutti, a livello di singoli e di squadra».